Dettaglio Bronzi Museo Claudio Faina

Il museo è articolato su due piani: occupa il piano nobile e il secondo di Palazzo Faina. La raccolta venne riunita dai conti Mauro ed Eugenio e fu donata, nel 1954, al Comune di Orvieto da Claudio. Nel 1957 venne istituita la Fondazione per il Museo Claudio Faina con lo scopo di tutelare e promuovere la raccolta, una delle più importanti d’Italia.

Nel piano nobile, sono documentati i tempi e i modi di formazione della collezione, mentre in quello superiore vengono presentati i reperti secondo un criterio tipologico e cronologico, rispettoso dei criteri espositivi ottocenteschi. Il percorso si apre con la presentazione della figura di Mauro, il fondatore della raccolta, e prosegue con quella del nipote Eugenio Faina, che introdusse novità considerevoli nella gestione.

Dettaglio Ceramica Figuarata Etrusca

Il monetiere, in particolare, documenta l’attività di Mauro, che aveva spiccati interessi numismatici; i reperti rinvenuti nella necropoli di Crocifisso del Tufo testimoniano, invece, le scelte di Eugenio che preferì indirizzare i propri interessi verso i materiali orvietani. Nel secondo piano è esposto il resto della collezione suddiviso per classi di materiale e in successione cronologica.

Il Bucchero

Dettaglio Buccheri Museo Etrusco Claudio Faina

Ceramica, realizzata al tornio, tipica del mondo etrusco durante un arco cronologico ampio, dal VII al V secolo a.C. Il colore nero è dovuto a processi di riduzione verificatisi durante la cottura, quando l’ossido ferrico contenuto nell’argilla si trasforma in ossido ferroso.

L’inizio della produzione si pone nel primo quarto del VII secolo (700-675 a.C.), con esemplari dalle pareti particolarmente sottili arricchite spesso da una decorazione impressa o graffita. Si tratta del bucchero sottile, i cui i centri di produzione più attivi furono Cerveteri, Veio e Tarquinia.

Nello stesso periodo fiorirono le fabbriche dell’Etruria centrosettentrionale: si segnalano quelle di Chiusi, nelle quali venne prodotto il bucchero pesante, caratterizzato da pareti spesse e da una decorazione plastica e particolarmente ricca. Notevole è la collezione di buccheri confluita nel Museo Claudio Faina: si tratta di esemplari realizzati per lo più nelle botteghe artigiane di Orvieto e Chiusi.

La Ceramica Attica

Nel Museo sono visibili numerosi vasi di produzione attica e alcuni capolavori assoluti, tra i quali tre anfore attribuite ad Exekias, annoverato fra i maggiori ceramografi attici nella tecnica a figure nere. La sua attività come pittore si colloca tra il 550 e il 525 a.C.

Le opere che oggi ammiriamo nei musei sono creazioni di artigiani attivi in prevalenza all’interno di un quartiere di Atene – il Ceramico – e attenti alle richieste del mercato.

I Bronzi Etruschi

L’uso del bronzo fu assai diffuso in Etruria. In bronzo erano realizzate sculture votive di grandi e piccole dimensioni, opere di prestigio particolare come i carri da parata, armi, “servizi” utilizzati nei banchetti aristocratici, utensili e altro ancora. Le tecniche di lavorazione risultano influenzate dalle esperienze centro-europee dell’età del Bronzo e da quelle maturate nel mondo greco; l’incontro, in Etruria, dei due filoni tecnologici portò a una crescita notevole delle conoscenze metallotecniche. Nel Museo si possono osservare, in particolare, oggetti utilizzati nella vita quotidiana e numerosi bronzetti votivi.

La Ceramica Figurata Etrusca

Oggetto Ceramica Figurata Etrusca Museo Etrusco Claudio Faina

I vasi provengono in buona parte dagli scavi di Riccardo Mancini nella necropoli orvietana di Crocifisso del Tufo. Della ricca serie di reperti esposti si segnalano alcuni pezzi di particolare valore storico e/o artistico della produzione ceramica etrusca figurata, tra i quali i vasi del Gruppo di Vanth.